Importanza dell’acqua osmotica nella coltivazione idroponica
Ottenuta tramite il processo di osmosi inversa, l’acqua osmotica è davvero importante quando si decide di dare avvio a una coltivazione secondo la tecnica idroponica.
La tecnologia dell’osmosi inversa consente, attraverso l’utilizzo di membrane semi permeabili, di separare acqua e sostanze in essa presenti: tutto merito di uno specifico filtro detto filtro osmosi inversa. La funzione di questa membrana semi permeabile è quella di creare acqua osmotica, ossia liberata dai sali minerali in essa contenuti.
L’importanza di questo filtro appare dunque chiaro: non solo blocca il passaggio dei sali e di diverse sostanze organiche presenti nell’acqua, ma in linea del tutto generale si comporta come una barriera oltre la quale non possono passare tutte le sostanze organiche che superano un certo peso molecolare.
Perché utilizzare l’acqua osmotica
I motivi sono davvero numerosi e tutti contribuiscono alla buona riuscita delle coltivazioni idroponiche. Usare dell’acqua osmotica pura infatti crea diversi vantaggi in un colpo solo:
- eliminazione di sostanze microinquinanti e di pesticidi;
- eliminazione di virus e batteri che possono essere contenuti nell’acqua;
- utilizzo di acqua pura sempre a portata di mano grazie al filtro per osmosi inversa;
- possibilità di gestire una coltivazione più ecologica e sostenibile per l’ambiente.
Tanto è comodo e alla portata di tutti produrre acqua osmotica che in molti scelgono di acquistare un filtro anche per uso domestico: d’altronde eliminare dall’acqua batteri, virus e pesticidi inquinanti non può che essere un bene per la salute non solo delle piante, ma anche degli individui.
Valore Ec e correttori di pH per soluzioni nutritive
Avendo l’acqua un importanza fondamentale quando si parla di coltivazioni idroponiche, è bene tenere in alta considerazione il valore della conducibilità elettrica (Ec) e il pH.
La conducibilità elettrica è normalmente misurata grazie ad un conduttivimetro che rivelerà in pochi secondi il livello dei sali presenti nell’acqua che ci accingiamo ad utilizzare. Il valore cambia in base alla zona e alla città nella quale ci si trova, ma quel che conta ricordare è che quando l’Ec è molto alto è bene che l’acqua venga filtrata tramite un apposito impianto. In quel caso i valori Ec si potranno facilmente avvicinare allo zero e i risultati non si faranno attendere. Da non dimenticare che in base alla fase di sviluppo nel quale la pianta si trova, è bene che i valori di Ec siano differenti.
Anche il pH si misura tramite un misuratore apposito e non deve superare il 6.0. Misurati i valori dell’acqua, qualora questa si dimostrasse troppo acida la si potrà correggere grazie ad un correttore di pH-, viceversa, nel caso di un’acqua eccessivamente basica, la si potrà migliorare grazie ad un correttore di pH+.
Grazie a questi strumenti la coltivazione idroponica è posta davvero alla portata di tutti: il loro utilizzo è semplice e il costo facilmente sostenibile.