La Coltivazione Idroponica Applicata alle Fragole

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Coltivazione Idroponca Fragole

Croce e delizia di molti coltivatori professionisti e amatoriali, la fragola è un frutto problematico specie se coltivato fuori stagione ed in ambienti poco adatti. Tutte difficoltà superate oramai, soprattutto per chi sceglie la coltivazione fuorisuolo, meglio nota come coltivazione idroponica.

La tecnica più che sperimentata nel Nord dell’Europa, specie nella coltivazione della fragola offre vantaggi più che interessanti:

  • la produzione viene standardizzata;
  • si ha un notevole risparmio energetico e di acqua, che viene impiegata più razionalmente;
  • la produzione è migliore nella qualità e nella quantità;
  • il problema delle malattie, delle muffe e dei parassiti che si moltiplicano a contatto con il suolo sono completamente dimenticati.

 

Chi sceglie la tecnica idroponica ha inoltre la possibilità di produrre fragole in almeno due differenti periodi dell’anno: da ottobre a dicembre e durante tutto aprile e maggio.
Se si tiene inoltre in considerazione che una volta messe a dimora le piante iniziano a fruttificare già dopo 45 giorni, ben si comprende perché questa scelta è condivisa da molti coltivatori e amanti della coltivazione indoor.

Chi sceglie di passare a questo genere di tecnica tanto per cominciare deve lavare accuratamente le radici delle proprie piantine e inserirle in un vasetto bucato che contenga argilla espansa o un’alchimia di vermiculite e perlite.
È inoltre indispensabile disporre di un contenitore che possa contenere almeno 10 litri di acqua(per ogni piantina), meglio se impermeabile al passaggio della luce onde evitare la formazione di alghe e funghi.

Fra i metodi di coltivazione idroponica più gettonati per la fragola c’è quello detto idroponica NFT: per farla semplice con questo sistema è possibile realizzare una buona circolazione di tutte le sostanze nutritive di cui necessitano le radici. Il tutto è automatizzato grazie all’utilizzo di un timer che alterna momenti di piena a momenti di secco, indispensabili perché le radici abbiano la giusta ossigenazione. Il web propone kit per questo genere di coltivazione a prezzi contenuti: uno stimolo niente male per cimentarsi in questa sorprendente coltivazione.

Ovviamente è indispensabile disporre del giusto fertilizzante che in questo caso è composto da azoto e potassio e d’acqua con giusto pH che è bene venga regolato sempre tra 5,5 e 5,6. Per rendere il lavoro più semplice esistono in commercio degli efficaci regolatori di acidità.

Infine si deve disporre della giusta illuminazione e in questo caso le lampade per la coltivazione indoor saranno un valido alleato.
Una volta avviata la propria coltivazione di fragole, domestica o industriale che essa sia, è bene tener presente che la pianta deve essere regolarmente potata: è sbagliato non tagliare le foglie in eccesso specie prima della fioritura. Queste indeboliranno inutilmente la pianta e potrebbero favorire la creazione di funghi particolarmente nocivi per la futura crescita delle fragole.
Inoltre, nonostante l’impazienza che accomuna molti coltivatori, è bene che il frutto venga raccolto solo quando rosso e maturo, meglio ancora se in momenti di buio.

 

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